This article is from the Italy FAQ, by Gianluigi Sartori gg@angel.stanford.edu, Paolo Fiorini fiorini@telerobotics.jpl.nasa.gov with numerous contributions by others.
Last modified: October 15 1995
La circolare applicativa del 1 gennaio 1991, dice che i requisiti
necessari sono:
1)Essere in posseso di un contratto di lavoro con un datore di lavoro estero a
tempo indeterminato o almeno di durata annuale tacitamente rinnovabile
(cito alla lettere la G.U.). Il rapporto di lavoro deve inoltre
iniziare prima del compimento del 25esimo anno di eta'.
2)Presentare domanda di sospensione dal servizio militare a causa del-
l'espatrio entro il 31/12 dell'anno in cui si compiono 24 anni.
3)Espatriare non oltre il giorno che precede la data di inizio del rapporto di
lavoro e non oltre il giorno che precede il proprio 25esimo compleanno.
Temporaneo rimpatrio:
1)Fino ad un massimo di 2 mesi per coloro che espatriano in europa o
in un paese del bacino del mediterraneo. Per coloro che lavorano
vicino al confine italiano e' possibile chiedere un permesso unico
per tutti i fine settimana. In tal caso i sabati e domenica di
rimpatrio NON vengono conteggiati dal totale dei giorni a disposizione.
2)Fino ad un massimo di 4 mesi per tutti gli altri casi.
In entrambi i casi i soggiorno in patria deve essere approvato dal consolato
o ambasciata italiana nel paese in cui si risiede. Sono accettate
motivazioni come vacanza, lavoro ecc. (insomma non fanno storie).
L'unica limitazione e' che non si puo' essere in patria il giorno del
proprio 26esimo compleanno
Rimpatrio definitivo:
Puo' avvenire in un qualsiasi momento ma se cio' avviene dopo il compimento
del 26esimo anno di eta' non si e' piu' soggetti alla chiamata alle armi.
Basta presentarsi al distretto militare e chiedere il congedo.
(Questo spiega perche' non si puo' essere in patria quando si fanno 26anni.
Infatti qualche furbacchione potrebbe lavorare fino a 4 mesi prima della
fatidica scadenza e poi rientrare. In questo modo ci si potrebbe accorciare
il periodo di permaneza all'estero di 4 o 2 mesi senza colpo ferire.)
La trafila burocratica richiede un po di tempo perche' il contratto di lavoro
deve essere vistato dall'ambasciata italiana del paese in cui si intende
risiedere. Quindi occorre muoversi per tempo.
Fin qui si e' parlato di rinvio, ma non e' impossibile ottenere
l'esonero. Per richiederlo bisogna rivolgersi direttamente a LEVADIF, che
si trova a Roma all'EUR (non al proprio distretto militare). E' possibile che
una lettera del vostro datore di lavoro all'estero, nella quale si affermi
che il lavoro che stato svolgendo non puo' essere interrotto senza
grave danno per la collettivita', tradotta ed autenticata (vedi Q3.10)
assieme ad una simile lettera del vostro capo italiano possano essere
sufficienti. Dovrete convincere il responsabile della legittimita'
della richiesta, il quale potra' poi darvi i consigli necessari. Nessuna
raccomandazione e' necessaria. Questo sulla base dell'esperienza personale
di almeno uno dei contributori di questo FAQ.
More information are at:
http://www.dsi.unimi.it/Users/aprile/Dodge/Dodge.html
 
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