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Q7.3 How can I import goods from the US to Italy?




Description

This article is from the Italy FAQ, by Gianluigi Sartori gg@angel.stanford.edu, Paolo Fiorini fiorini@telerobotics.jpl.nasa.gov with numerous contributions by others.

Q7.3 How can I import goods from the US to Italy?

Last modified: September 15 1994

* Apparecchiature ricetrasmittenti

Per le apparecchiature ricetrasmittenti (tra cui i cordless phones)
ci sono delle restrizioni sull'importazione. Alla dogana vengono
sequestrati se ve li trovano in valigia. Il motivo e' l'omologazione
da parte del ministero PPTT. Il consiglio (da parte dei doganieri)
e' quello di importare le cose senza dichiararle. Se il materiale
venisse sequestrato lo potete comunque ritirare in uscita
dall'Italia o farlo omologare (io scarterei l'ipotesi...).

Se trovano qualcosa di non dichiarato ma per cui non esistono
restrizioni in merito oltre ad una eventuale multa (a seconda
del doganiere) tra tasse doganali e IVA si paga circa il 47%
del valore dichiarato. Il valore deve essere supportato da una
ricevuta per la merce, altrimenti decidono i doganieri il valore.
Se la merce e' usata non si paga l'IVA.

Se sei residente all'estero da piu' di sei mesi hai il diritto di
importare tutto quello che vuoi (come effetti personali) senza
pagare una lira di sdoganamento. E' necessario presentarsi in
dogana con una lista degli effetti personali fatta vidimare dal
consolato italiano.

Nota: La radio FM trasmette negli US con una diversa enfasi. Un tuner USA
quindi funziona un poco meno bene in Europa (soprattutto nelle alte
frequenze). Se la radio e' da poco non fa alcuna differenza, ma se e' molto
costosa e' una cosa da tenere nella debita considerazione.

* Libri

Paolo Bellutta <bellutta@ohsu.edu> writes:

Tanti di noi stanno rientrando in patria dagli USA, e ho notato
che non tutti sanno di agevolazioni per spedire libri e riviste.
L'USPS ha un rate speciale per i libri/riviste/periodici di 67c
per libbra. La spedizione si chiama M-bag. Mettete i libri o
riviste in uno scatolone (quelli che tengono le risme di carta
da fotocopiatrice vanno benissimo) scrivete il vostro indirizzo
e in alto a destra scrivete "Postage paid M-bag", lo portate
all'uffcio postale, loro lo mettono in un sacco della posta e
vi verra' riconsegnato (credo dopo uno o due mesi) a casa vostra
completo di sacco! Il limite per un M-bag e' 67 libbre (30Kg).
Pero' potete fare piu' M-bag.

* Automobili

Per il trasferimento di proprieta' non e' un grande problema.
Ci sono delle formalita' da eseguire, ma in generale al consolato sanno
dare indicazioni. Lo sdoganamento puo' essere fatto senza problemi se
si possiede l'auto da almeno un anno e se si risiede negli USA da almeno 18
si come residente all'estero. Anche questi documenti li rilascia il consolato.
La parte tuttavia piu' difficile e' l'immatricolazione. Infatti per
immatricolare l'auto in Italia bisogna omologarla, e non e' molto facile,
soprattutto dal 1 gennaio 1993 con le nuove norme CEE. Se si vuole portare in
Italia un'automobile bisogna informarsi dal distributore Italiano se possono
rilasciare il "certificato di conformita'" che indica come l'automobile sia
conforme alle norme italiane.
Per alcune automobili questo e' possibile, per altre no. Per esempio per l'
Alfa Romeo Duetto e' possibile, mentre per esempio non e' stato possibile
per un mio amico importare una Mazda Miata e per me una Porsche 911 Cabrio.
Per quanto riguarda queste ultime due auto non era possibile farle rientrare
nei limiti delle emissioni inquinanti adesso obbligatorie in Europa, quindi
sarebbe stato impossibile immatricolarle.

Un'ultima nota: sdoganare le auto giapponesi e' piu' complicato in quanto,
essendo limitato il numero importabile, bisogna richiedere uno speciale
permesso, che in generale danno ma e' una formalita' in piu'.
Quindi il consiglio e' di essere previdenti e chiedere tutte le informazioni
al distributore in Italia prima di spendere una cifra in una auto
pensando di riportarla. In particolare tenere conto che e' SEMPRE necessario
cambiare fanali anteriori e posteriori, cinture di sicurezza, luci dei freni,
e alcune volte anche il parabrezza.

Carlo Biasutto <karl@amleto.ico.olivetti.com> writes:

Non ho mai spedito auto. Se con il rientro si riacquista la residenza
in Italia l'uso di auto con targa straniera puo' portare al sequestro
del veicolo, per contrabbando. La re-immatricolazione in Italia e'
un processo estremamente complicato e oneroso, in alcuni casi
impossibile.

In passato ho affrontato in due occasioni i problemi del rientro
in Italia e ho sperimentato entrambe le soluzioni - via aerea e via
nave - per la spedizione delle masserizie.

Se puo' essere di aiuto a qualcuno, questa e' stata la mia esperienza.
I dati indicati sono orientativi, non essendo aggiornati:

* VIA AEREA

La soluzione e' decisamente piu' costosa ma i tempi sono ridotti,
e con essi la possibilita' di furti. Ho effettuato una spedizione via
Air Cargo dal Canada all'Italia. La spesa si e' aggirata sui CND$700
per un baule il cui sollevamento richiedeva due persone.

Non avevo la lista consolare del contenuto ma, con il solo certificato
di iscrizione all'AIRE, lo sdoganamento alla Malpensa si e' risolto in
pochi minuti. Il carico non era assicurato e gli unici danni sono
stati subiti dal baule.

La soluzione aerea e' indicata per rientri "leggeri", oppure per
spedizioni di un certo valore. Ma nel caso di veri traslochi e'
inevitabile ricorrere alla spedizione via mare.

* VIA MARE

La rivendita di spazio sui containers e' gestita da operatori
specializzati, "freight consolidators" sulle pagine gialle, il cui
business consiste appunto nel consolidare molte piccole spedizioni.

* Ho riscontrato variazioni di prezzo notevoli fra i vari operatori,
nel mio caso si andava dai $200 ai $700.

* Il costo dipende solo dal volume totale della spedizione, calcolato
come prodotto delle tre dimensioni (particolarmente sconvenienti le
casse piramidali...). Esiste un volume minimo richiesto, che varia a
seconda dell'operatore, ma non scende sotto i 30-40 cubic feets.

* Per facilitare le fasi iniziali e finali del trasporto conviene
utilizzare casse si dimensioni limitate. Per minimizzare i costi
utilizzare casse di dimensioni tali da poter essere accatastate
in un unico volume regolare, per esempio un cubo.

* Alcuni spedizionieri vendono dei contenitori in cartone rinforzati
sopra e sotto con telai in legno e permettono di riempirli in loco.
Utile per chi non dispone di un pick-up: si portano le masserizie
sfuse e si butta tutto dentro i contenitori... occhio al peso o si
deve far l'operazione inversa all'arrivo!

* Le spedizioni "via mare" comportano molti passaggi di mano fra
spedizionieri diversi, inclusi tratti via terra, lungo itinerari
non noti al momento della spedizione. I rischi aumentano ed e'
consigliabile l'assicurazione. Esempio:

1) San Francisco -> Los Angeles : terra
2) Los Angeles -> Panama -> Anversa : mare
3) Anversa -> Milano : terra

* Non tutte le citta' italiane sono offerte come possibile destinazione.
Solo alcune - provviste di dogana - sono previste nelle relazioni dei
freight consolidators.

* L'arrivo della spedizione viene notificato al nominativo indicato.
Credo che tutto sia piu' semplice se la persona indicata e' la stessa
che rientra in Italia. Sdoganamento e trasporto finale possono essere
gestiti in proprio o tramite spedizioniere.

* Nel mio caso sono ricorso ai servizi di uno spedizioniere:
- i 120 Km finali sono costati piu' del tratto San Francisco - Milano
- una cassa e' stata svaligiata nei magazzini doganali
- lo sdoganamento ha richiesto due mesi

* La procedura di sdoganamento e' kafkiana: uno che torna dalla
America deve per forza essersi portato la radio... mi sono visto
percio' richiedere l'abbonamento TV per poter sdoganare...

* Ho fatto notare che la lista delle masserizie in esenzione doganale,
con tanto di timbri consolari, NON comprendeva TV. Mi e' stato detto
che stavo complicando la pratica... si sarebbe dovuta verificare
l'effettiva assenza dell'oggetto non dichiarato! Soluzione:
abbonamento RADIO su CCP, intestato a un parente che ha gia' la TV.

* L'assicurazione USA ha rimborsato (con un solo sollecito) il
materiale trafugato, fra cui una stampante. Esiste comunque una
franchigia. I corrieri italiani forniscono copertura assicurativa
contro i furti, ma i danni devono essere notificati alla consegna,
cosa difficile se il furto non e' evidente al momento.

 

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